Distopia e Stupidità Volontaria

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Matrix, Hunger Games, The Giver, 3%, the 100, Divergent, Arancia Meccanica, Io Sono Leggenda, V for Vendetta, Cell, Maze Runner, Mad Max, Terminator , l’Esercito delle 12 Scimmie

Cosa hanno in comune queste opere?

La DISTOPIA.

Vale a dire una proiezione di una realtà opposta a quella auspicabile, in cui tutto o quasi è negativo, generalmente basata su di un mondo post apocalittico.

Lo sapete perché fanno così tante serie, libri e film in cui la razza umana sopravvive per miracolo dopo una catastrofe?
Perché la stragrande maggioranza dell’umanità è così stupida da meritare l’estinzione.

Troppo drastico? Cinico? Guardatevi intorno, nessuno cura la propria mente, ci avveleniamo ogni giorno, dimentichiamo ogni lezione utile, crediamo non in base alla verità ma in funzione della simpatia. Nessuno si informa più, ma tutti si disinformano con i social media.

Sto generalizzando, è vero, ma quando la percentuale di persone che coscientemente decide di comportarsi in modo stupido è così alta direi che parlare di tutti, anche se statisticamente errato, possa essere comunque perdonato.

E mi piange il cuore ascoltare persone che credono nelle favole più assurde, a storie false facilmente verificabili, che si ostinano a bruciare le loro capacità cognitive.

Con una mia cliente, che potrei già definire amica, abbiamo parlato dell’intelligenza e di quanto chi sia sopra la media si possa sentire solo.

È una grande verità che purtroppo poche centinaia di persone al mondo possono capire appieno, magari tu potresti pensare di comprendere le sensazioni di che vede errori, imprecisioni e lentezza in tutto ciò che lo circonda, ma in realtà non ne hai idea, perché statisticamente in Italia non ci sono altre persone che possono veramente vedere la direzione che la gente comune sta prendendo: del suicidio sanitario ed intellettivo che lentamente stanno praticando, condannando familiari, amici ed ahimè figli.

Se anche tu sei attento a ciò che accade intorno a te saprai di cosa sto parlando.

Altrimenti ti auguro con tutto il cuore di aprire gli occhi e guardare dove stai andando, perché nessuno può salvare la tua intelligenza se non te.

F.

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Lettere, Sillabe, Parole.

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Una piccola raccolta di miei componimenti, buona lettura.

 


 

Ruota

Per molti è un nuovo inizio dopo la fine,
Per altri un divertimento senza alcun fine.
Per alcuni è il momento per chiudere i cerchi,
Altri ti guardano e chiedono: ma cosa cerchi?

Perché tutto é una immensa ruota che gira,
Avanza, si muove, poi si ferma e ti ammira,
Ciò che fai, hai fatto o farai si decide adesso.
Non in questa data ma nel presente stesso.

Per cui che sia un capodanno o il tuo compleanno,
Vivi senza aver timore di cosa gli altri penseranno,
Medita e pensa a tutto ciò che c’è di buono e di migliore,
L’amicizia, la consapevolezza, la compassione e l’amore.

 


 

Calendario Maya

Per chi aspetta alieni e meteoriti
A chi è pronto per rituali e riti
Con grazia, amore, gentilezza.
Ed un pizzico di consapevolezza.

Dato che il mondo checché se ne dica,
entro breve di sicuro e certamente non finirà,
potremmo per favore fare meno fatica,
nel vivere insieme, verso il futuro che verrà.

Che sia Hanukkah, Natale od il Solstizio,
che sia per tutti l’occasione di un nuovo inizio.
Un inizio a prendere in mano le decisioni,
senza lasciare la vita ad altri padroni.

Qualunque sia ora la tua dipendenza
ti auguro con il cuore di poterne viver senza.

Lo sai sono un po’ mago, stregone e sciamano,
e questo basta a molti per definirmi strano,
possiamo parlare di Buddha, Shiva e Cristo,
di ciò che ho provato, sentito e visto.

Eppure c’è qualcosa di semplice e sconvolgente,
Potrebbe cambiare il mondo, i popoli e la gente…
Una ricetta senza ingredienti di tipo alcuno,
È quel qualcosa che tutti sanno e non fa nessuno.

Più pazienza, fiducia ed amore
In te, nel mondo ed in tutto l’universo
Perché si può vincere ogni dolore
Si può ritrovare tutto, anche se perso.

E quest’oggi è questo il mio pensiero
Che lo possa creder anche tu, per davvero.

 


 

Luce e Colore

Ti vorrei qui questa notte, stretta tra le mie braccia,
Tu che ancora non ricordi tutti i miei segreti,
Non importa quanto tardi poi infine si faccia,
Catturando i sogni, con i pensieri come reti.

Per poterteli ridare, più lucenti e sorridenti,
Con in regalo i miei, così che tu possa custodirli,
Fuori dai nostri io, ma nei noi più splendenti,
In un nido di sentimenti, per mai dimenticarli.

Come una carezza, leggera sul tuo sorriso,
Per cullarlo tra le dita ogni istante della vita.
Impresso nei miei occhi vedo il tuo dolce viso,
Anche se sto sognando, ti auguro gioia infinita.

Perché forse non ti conosco, non ti ho mai incontrata,
O magari sei qui adesso e non te ne sei mai andata.
Chissà un giorno, forse sì, saprei ancora ritrovarti,
Per scoprire che non potrei far altro che amarti.

A te che non ci sei, se non nei miei pensieri,
Dedico queste parole, scritte tra mente e cuore,
Nascoste nel destino, tra sfumature di bianchi e neri,
In vero so come sei: abbagliante di luce e colore.

 


 

Tramonto

Immaginando una persona che di certo qui non c’è
Mi ritrovo stranamente a pensare proprio a te.
Che non aspetto e semplicemente non conosco,
Perché il tempo non esiste ed i sogni un luogo losco.

Eppure il tempo scorre ed i sogni pure quelli,
Perché ad ogni mio risveglio non ricordo mai i più belli.
Così anche tu, lo so, non stai più aspettando,
Hai atteso forse troppo, ed ora stai rinunciando.

Cercando non hai trovato ed hai ceduto per il troppo provare,
Eppure rialzandoti subito senza timore hai ripreso a camminare.
Passo dopo passo, sempre avanti senza più aspettare,
Felice di esser viva per il viaggio, non la soglia da varcare.

Soli tra la gente, in compagnia di tutti e nessuno,
Non ci sarà più bisogno di aggrapparsi a qualcuno.
Magari non ci troveremo e non sarà affatto un male,
Perché siamo già entrambi felici, ed è ciò che vale.

Senza sapere di guardare lo stesso cielo e lo stesso mare,
Insieme davanti ad un tramonto che non possiamo dimenticare.

 


 

Idee sognanti

C’era una volta chi ora non è, ma un giorno sarà,
Un’idea o forse solo un pensiero che vaga qua e là.
Come una piuma che volteggia sfuggendo la mente,
Per posarsi sì tra i ricordi, ma solo per un istante.

In fuga ma intrappolata in infinite e variegate realtà,
Perché in fondo un nuovo mondo ogni sogno creerà.
Ma ciò che sembra verità assoluta nel sonno profondo,
Al risveglio non è che un ricordo che sta già scomparendo.

Ed in questo immenso nulla onirico, che forse è l’origine di tutto,
Non dispero di rivederti, perché so con certezza che tu mi aspetti,
Ed anche se aprendo gli occhi, nella tua assenza, sfioro il lutto,
So che ti troverò, cercando indizi anche tra le nuvole sopra i tetti.

Perché in nessuna mente c’è mai stata una sola fantasia,
Che non sia stata prima da un uomo ragionata,
Ed ora che ti cerco, non dimenticarmi, ovunque tu sia,
Perché non mi fermerò mai, prima di averti trovata.

 


 

Differenze

Non sopravvivo, io vivo.
Non cerco, io trovo.
Non spero, io credo.
Non provo, io agisco.

La sottile differenza, nascosta tra cercare e trovare.
L’idea che si frappone, tra il provare e l’agire.
Per chi si impegna a fondo, piuttosto che sperare.
Le parole che si perdono, tra l’ascoltare e il sentire.

A chi non guarda o vede, ma osserva il mondo e la vita.
A chi sorride con gli occhi, lasciando le emozioni fluire.
Che tu possa dare e ricevere la felicità che non si limita.
Per un’esistenza migliore insieme, ancora da costruire.

Capodanno?

 

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Nessuno ci pensa mai ma anche se non è una festività religiosa il capodanno si basa su un dogma cristiano: contiamo gli anni, nel mondo occidentale, dalla nascita di Cristo.

E domani, mentre si festeggerà il 2017, sarà per il calendario Buddhista il 2560, per quello Ebraico il 5777, per gli amici Islamici il 1438 e per chi segue il calendario Persiano il 1395.

Ovviamente per ogni calendario il primo giorno dell’anno differisce, ed è per questo motivo che non farò auguri per un “anno” nuovo in questo momento.

Piuttosto esprimerò dei desideri e vi inviterò a sognare, non perché sia un giorno speciale ma perché socialmente è il momento migliore per pensare al futuro.

Desidero che la giustizia faccia il suo corso e sia uguale per tutti.

Desidero un’informazione pubblica libera e sincera.

Desidero che la gente lavori bene e che sia ben retribuita.

Desidero che le risorse siano distribuite per favorire il maggior numero di persone.

Desidero una società basata sui meriti.

Desidero ricerche scientifiche che puntino a soluzioni reali ed efficaci.

Desidero che la gente impari a nutrirsi correttamente.

Desidero studenti curiosi che vogliano imparare.

Desidero che ognuno abbia ogni giorno almeno un motivo per sorridere.

Ciò che non desidero, ma che farò in prima persona, sarà ogni giorno di impegnarmi al mio meglio per esaudire i miei ed altrui desideri.

L’incomprensibile leggerezza delle relazioni.


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Il veleno delle relazioni è l’incomprensione.

C’è chi non sa esprimersi e non fornisce alcun contesto alle sue affermazioni, oppure c’è chi non può capire perché non ascolta, non osserva e non pensa.

In termini scientifici tutto ciò si potrebbe definire incapacità di mentalizzare (Teoria della Mente); vale a dire l’impossibilità nel comprendere che il nostro interlocutore possa avere una mente differente dalla nostra.

In PNL, in modo meno scientifico e più generale, si dice che la “mappa non è il territorio“. Ma in questo contesto indico proprio quella mancanza, quasi patogologica, nell’applicazione della Teoria della Mente, che pur non sfociando nell’autismo, sotto stress o picchi emozionali, rende impossibile la comprensione degli altri.

In questi casi potrai essere il miglior comunicatore del mondo, potresti anche impegnarti oltre ogni limite, ma se il tuo interlocutore non vorrà capirti farai meglio a lasciar perdere. Non esiste miglior risposta che il silenzio per chi non vuole ascoltare.

Meglio non sprecare neanche un minuto con chi brucia il tuo tempo. Nessuno te lo renderà mai indietro, ed il tempo sprecato non diventerà mai neanche un bel ricordo.

Può essere difficile a volte rinunciare ad esprimere i propri pensieri quando qualcuno si ostina ad offendere o a diffondere menzogne, ma se questo qualcuno è incapace di ascoltare, che ne sia consapevole o meno, per il nostro stesso bene sarà meglio investire le nostre risorse mentali ed emozionali con qualcuno che le sappia comprendere.

Perché anche se troppo sottovalutata:

L’insostenibile leggerezza dell’incomprensione, è quel vuoto che corrode ogni relazione.

Non ci sarà mai fine perché non c’è mai stato inizio

Che si festeggi il 2016 dalla nascita di Cristo, il 5775 dalla creazione secondo i rabbini o il 2582 dalla nascita del Buddha Storico, ritengo che non sia importante un giorno in particolare, ma piuttosto il modo in cui si affronta la vita giorno dopo giorno, minuto dopo minuto.

Ti regalo qualche immagine scattata nella mia stanza, non per spingerti a scoprire il buddhismo tibetano, ma per darti uno spunto per pensare diversamente. Un punto di vista differente sulla vita.

Il mandala racchiude il mantra delle 100 sillabe di VajraSattva, che recito ogni giorno; le bandierine di preghiera tibetane sono sempre in vista per ricordarmi le emozioni perturbatrici ed i loro “antidoti“; le rappresentazioni dei vari Buddha e bodhisattva mi portano alla mente le infinite forme di risveglio e illuminazione.

Qualunque sia il tuo credo o la tua filosofia, ti auguro di svegliarti ed essere felice.

Buon tutto!

Non è la religione che rende un uomo buono.

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È necessario fare una distinzione, in momento come questo in cui la generalizzazione esplode incontrollata e pervade ogni media:

Non sono le religioni che rendono più o meno buone le persone.

Non sono correlate alla virtù o all’amore, non hanno attinenza con la bontà o la generosità. Può sembrare contro intuitivo, ma basta pensare agli agnostici ed agli atei che si impegnano per il bene comune piuttosto che ai pazzi e corrotti che frequentano templi, chiese e moschee.

La cultura è fortemente legata a valori, l’educazione influisce sul temperamento e la personalità, ma la religione, indifferente quale che sia, è solo un mezzo. Un mezzo per dare sfogo o confermare le proprie idee, per affidarsi a qualcosa che non necessiti una comprensione logica, per delegare alcune scelte morali.

Le religioni possono essere pericolose, in quanto strumenti, quanto dei coltelli. Tanto utili per tagliare il cibo, tanto dannosi se usati come armi. Sono millenni che le fedi monoteistiche aspettano un giorno finale, un messia, una seconda venuta, l’apocalisse, la fine del mondo. Che ci siano persone splendide di fede cristiana, musulmana o ebraica, insieme a dei preti pedofili, dei fondamentalisti della jihad o del sionismo, ci fa capire come sotto il mantello delle religione sia semplice nascondersi e mostrare le attitudini più personali.

Il dramma della Torah, del Corano e della Bibbia sono le migliaia di anni e le centinaia di persone che hanno scritto, tradotto, interpretato parole scritte da uomini. Qualcuno potrà credere all’ispirazione divina, ma poi dovrà spiegarsi a mente lucida come mai tutti questi testi “sacri” risalgano a periodi storici mentre oggi il divino non detta più nulla. Non metterò mai in dubbio che esista una forza di amore e felicità ma pensare che decida di interferire con il libero arbitrio, manifestarsi in singole persone, e dettare messaggi pieni di saggezza misti ad odio e razzismo, beh, scusatemi qualcosa non quadra.

Basta studiare un po’ di filosofia della mente per cogliere dettagli sulle religioni che le sottraggono dal trono su cui gli uomini le hanno poste. È sufficiente pensare a quante poche persone seguano un credo diverso da quello della famiglia di origine, per comprendere che la religione è un mezzo di educazione culturale per legittimare lo status quo. Pensaci bene, se tu fossi nato in un altro continente, in un’altra cultura, credi che professeresti la stessa religione? È stato il caso a farti nascere proprio lì o una forza superiore divina? Direi che l’ipotesi del dio misericordioso che ama tutti non possa essere presa in considerazione, altrimenti perché avrebbe dovuto far nascere altre persone in zone sotto religioni “concorrenti”, non sarebbe affatto giusto. Direi che il caso e il karma siano le due soluzioni più probabili. Non tiriamo fuori i misteri della fede, perché sono la scusa con cui le religioni spengono l’intelletto.

Conosco persone fortemente spirituali che sono agnostiche così come conosco persone che si professano credenti e praticanti ma vivono nel materialismo e nell’incongruenza più assoluta; purtroppo conosco ancora pochissime persone che si impegnano nel credere nella realizzazione e nella consapevolezza, nell’agire in modo virtuoso, nel vivere nell’amore e nel comportarsi con saggezza.

Se il sentiero spirituale della tua fede non punta realmente e direttamente alla felicità vera di ogni essere vivente, allora hai un problema. E non dare la colpa alla tua o altrui religione, alla chiesa, agli infedeli e a tutti quelli che discrimini, perché non c’è colpa ma solo una responsabilità: quella di aver smesso di ragionare per paura del cambiamento.

Non sei la tua religione, la religione deve essere il tuo mezzo per progredire spiritualmente senza danneggiare gli altri.

Forse è meglio che tu non legga questo articolo.

Nota per i lettori:
Come mai due articoli a distanza di qualche ora?”
Perché ho deciso di dividere in due un concetto:
nel precedente post è espresso con più leggerezza,
qui invece ci sono andato un bel po’ pesante,
per cui la lettura è a tuo rischio e pericolo.

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Ora faccio incazzare qualcuno…

 

Dal corano 9:29 testuale, parola per parola:

Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.

Dal deuteronomio 17:2-7 (antico testamento, bibbia), sempre parola per parola:

2 Se si trova in mezzo a te, in una delle città che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà, un uomo o una donna che faccia ciò che è male agli occhi dell’Eterno, il tuo DIO, trasgredendo il suo patto,
3 e che vada a servire altri dèi e si prostri davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l’esercito celeste, cosa che io non ho comandato,
4 e ti è stato riferito e ne hai sentito parlare, allora investiga diligentemente; e se è vero e certo che tale abominazione è stata commessa in Israele,
5 farai condurre alle porte della tua città quell’uomo o quella donna che ha commesso quell’azione malvagia, e lapiderai con pietre quell’uomo o quella donna; così moriranno.
6 Colui che deve morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; ma non sarà messo a morte sulla deposizione di un solo testimone.
7 La mano dei testimoni sarà la prima a levarsi contro di lui per farlo morire; poi seguirà la mano di tutto il popolo; così estirperai il male di mezzo a te.

  In questo momento mi vengono in mente parole assai poco gentili, ma mi limiterò a ripetere che la fede cieca è sinonimo di stupidità, il credere a testi “sacri”, che si contraddicono ogni 100 pagine, porta solo ad ignoranza e discriminazione. Se i testi della tua religione parlano di uccidere infedeli o chi va contro le tue regole della tua divinità vendicatrice (perché, anche se sempre citata come piena di perdono sia per l’islam che per i cristiani, mi sembra che leggendo qualche pagina sia una solo una menzogna bella e buona) forse è il caso di far cambiare qualcosa nei libri della tua religione, oppure cambiarla con un’altra che sia più pacifica e realmente amorevole.

Per chi dicesse che ho preso solo un esempio fuori dal contesto, allora vi rispondo che il contesto non più in quelle vecchie pagine ma nelle strade del mondo, in medio oriente, a Gerusalemme, in Europa, a Parigi. Se i cristiani buttassero l’antico testamento e si accontentassero degli insegnamenti dei vangeli, e con qualche altra pagina del nuovo testamento (non tutto perché anche l’apocalisse la lascerei fuori), ed i musulmani lasciassero solo gli insegnamenti positivi di Maometto bruciando le pagine in cui si parla di guerre, combattimenti e schiavitù, senza dimenticare i giudei che anche nei loro testi dovrebbero fare una bella pulizia, allora e solo allora, il mondo riuscirebbe a trovare una situazione di stabilità e pace.

Ma visto che la fede cieca spegne la ragione, allora chi si sente ispirato da un dio può partire per le crociate, creare l’inquisizione, iniziare una jihad offensiva e massacrare gli infedeli.

Così mentre in Italia, nazione storicamente cattolica, si litiga per i crocefissi nelle scuole, per il maiale nelle mense, per il presepe e per babbo Natale, io che seguo gli insegnamenti buddisti tibetani mi chiedo cosa ci sia di male nel rispettare gli altri, cosa ci sia di sbagliato nel permettere quelle scelte che in fondo non ci cambiano la vita, come una croce appesa ad un muro. Io non credo né in dio né in allah, ma se vedo un simbolo sacro non mi scandalizzo, il natale per me non è una festa religiosa, ma non vedo quale sia il problema di un presepe. Non mangio carne né latticini, ma se nella mensa trovo qualcosa che mi sazia senza questi ingredienti, mentre accanto a me si nutrono con salsicce e scamorza, sono contento comunque. Giro con l’aksamala al polso e non credo che nessuno possa criticarmi per questo. I rosari cristiani e islamici derivano da quelli induisti e buddisti, per cui gli amici armati di bibbia e corano non hanno nessuna argomentazione valida per sminuirli.

Considerando che l’integrazione culturale NON è una strada percorribile, perché non possiamo limitarci al rispetto e la convivenza pacifica, dando importanza al luogo in cui viviamo? Quando entro in casa di qualcuno non impongo le mie regole, culturali o religiose che siano, allo stesso modo mi aspetto che chi visiti la mia abitazione non si lamenti delle statue dei Buddha Amitaba e Matreya o delle Mala.

Le religioni dovrebbero essere un mezzo per l’evoluzione spirituale, per raggiungere la vera felicità. È giusto che ognuno trovi la sua strada, purché la direzione sia sempre verso il benessere dello spirito, la realizzazione e la felicità, altrimenti c’è qualcosa che non va. Fatti un esame di coscienza: la tua religione ti porta verso la vera felicità spirituale, in armonia con gli altri, rispettando le emozioni che provi tu e le persone vicine a te? Se sì, ottimo continua così. Altrimenti mi dispiace ma finora hai sbagliato tutto, se vuoi un aspetto positivo e che non è ancora troppo tardi per cambiare. E con questo non voglio “convertire” nessuno, ma desidero che tutti aprano gli occhi e osservino la loro fede con attenzione, da un punto di vista se possibile più esterno.

Avrete notato alcuni nomi lasciati in minuscolo, non sono errori, è una scelta voluta che vi dovrebbe far riflettere.

Credere nella stupidità è la causa di ogni male.

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Chi in nome di dio (la minuscola è voluta) uccide innocenti e sparge terrore, è uno stupido assassino.
Chi in nome di un dio chiama chi di credo differente infedele è uno stupido razzista.
Chi non controlla i propri confini permettendo a chiunque, nonostante minacce esplicite, di entrare nel proprio paese, è uno stupido che mette in pericolo la sua gente.
Chiunque aspiri a far del male deve essere fermato.

È possibile creare un mondo migliore per tutti solo con la Virtù, l’Amore e la Saggezza:
Far del male ed uccidere non è virtù;
Credere che gli altri siano diversi non è amore;
Non proteggere le persone vicine per aiutare chi potrebbe nuocerti non è saggezza.

Io NON credo che allah sia grande, io NON credo che dio sia misericordioso, io so che sono solo gli uomini e gli animali che vivono in questo mondo a compiere ogni azione; chi lascia che la finta spiritualità, celata sotto religioni monoteistiche, lo comandi a bacchetta e senza libero arbitrio, allora è con certezza un uomo piccolo, per spirito e per mente.

Nessun dio chiederà, chiede o ha mai chiesto mai di uccidere, è sempre stata una menzogna dei conquistatori e di chi vuole tenere in catene il popolo, con il terrore, il senso di colpa, la promesse di premi ed estasi.

Il peccato più grande di questo mondo non sono l’invidia, l’odio, la rabbia, la lussuria o l’avarizia. No, il peccato più grave che si possa commettere è comportarsi in modo stupido, smettere di usare quel dono chiamato intelligenza, quella capacità innata che ci permette di essere virtuosi, amorevoli e saggi.

Per chi oggi ha ucciso e terrorizzato Parigi, non importa che ci sia o meno il perdono, è necessario intervenire con saggezza.

Chi oggi è ancora qui può anche non pensare alla gratitudine ma deve usare la saggezza per assicurarsi che lui e chi lo circonda sia ancora qui domani, ed il giorno dopo il domani.

Perdono e gratitudine sono due tra le forze più potenti dell’universo, ma non sono nulla senza la saggezza.

E la saggezza si poggia sulle basi dell’amore e della virtù.

Quindi tu che stai leggendo ora hai dei doveri: comportarsi in modo virtuoso e fare le cose giuste; agire con amore, e trattare gli altri nel miglior modo affinché possano essere felici; vivere e pensare con saggezza in modo da evitare gli errori.

Se non lo farai allora anche tu diverrai un complice, inconsapevole ed indiretto, di chi usa il terrore come inno ad un qualche finto dio che non è mai esistito, se non nelle penne e nelle pergamene di chi lo ha inventato per giustificare i propri desideri.

Se la tua fede di aiuta a vivere con felicità e nel rispetto degli altri, portandoti ad una maggiore consapevolezza del tutto per te e per ogni altro uomo, allora tienila stretta. Altrimenti sei solo uno schiavo della stupidità creata da qualcuno che vuole tenerti in catene. Apri gli occhi ed inizia a mettere a fuoco la realtà, non puoi cambiare ciò che non conosci, inizia a studiare il mondo che ti circonda e poi cambialo in meglio. Perché se non farai nulla sarà qualcun altro a cambiarlo, e potrebbe non farlo per il bene comune.

Imparare vs Studiare

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Durante il mio percorso universitario molte persone vedendo i miei risultati mi hanno chiesto quanto mi piacesse studiare, la mia risposta è sempre stata: “a me non piace studiare, io adoro imparare.

La differenza è sensibile, molti studiano per un pezzo di carta alla fine del percorso, altri amano imparare ed apprendere ciò che alla meta darà valore a quel pezzo di carta.

Per alcuni la laurea è qualcosa da esibire e dimenticare, per altri rappresenta le nozioni, l’esperienza e le capacità apprese, che in ogni momento renderanno più facile e migliore la propria ed altrui vita.

Anche il modo di imparare o studiare può variare molto. Mentre la maggior parte degli studenti crede di avere un metodo di studio, nella realtà solo pochi ne padroneggiano ed utilizzato uno che sia funzionale ed efficace.

Per darvi un assaggio di alcune metodologie avanzate di apprendimento sarò felice di regalare a chiunque desideri un mini corso sulle Mappe Mentali e Concettuali. Parte del corso Learning Step che distribuisco tramite la nostra società sorella Satori-Experience e che negli anni a permesso a decine di studenti di ottenere ottimi risultati con sforzi ridotti.

Domenica 14 Giugno alle ore 15:00 grazie all’App Periscope di Twitter sarò in diretta in streaming gratuito, il corso rimarrà disponibile solo per 24 ore. Seguendomi su @fabiocomelli avrete la possibilità di ricevere il link della diretta interattiva, per poterla seguire sia da Web che dall’applicazione per smartphone. Scrivo diretta interattiva perché i partecipanti potranno commentare tramite messaggi, tweet, in diretta e manifestare il proprio gradimento.

Avere la possibilità di apprendere un metodo per gestire le informazioni ed i concetti, che sia per motivi didattici o per lavoro, è qualcosa che non dovrebbe essere sottovalutata.

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Fede e integrazione.

L’integrazione culturale di massa NON ESISTE. Se fosse una capacità cognitiva e sociale umana radicata biologicamente non esisterebbero guerre ed episodi di violenza, né richieste più o meno pacifiche di indipendenza e separazione.

Il problema sono le credenze profonde, quelle idee e opinioni che attraverso l’esposizione a riferimenti irreali diventano regole di vita.

Possono riguardare tutto: lo sport, la politica o la religione. Nascono dall’incontro dell’irrazionalità e dell’influenza sociale normativa; gli esseri umani pur di far parte del sistema a cui credono di appartenere si concedono di accettare idee e cognizioni in contrasto con la propria idea di realtà e giustizia.

Tali idee non sono semplici opinioni, non sono pensieri facilmente modificabili, sono vere e proprie FEDI. Insultare il vicino per la squadra di calcio per cui tifa, uccidere un persona perché 1500 anni fa un tizio ha scritto qualcosa che nel tempo è stata maltradotta ed mal interpretata, continuare a votare dei ladri perché si simpatizza con l’idea astratta di uno schieramento politico; questi sono esempi di sospensione di un meccanismo relazionale e cognitivo: la Mentalizzazione, ovvero la capacità di attribuire agli altri stati mentali funzionali diversi dai propri.

Inoltre una FEDE è una scorciatoia per la Dissonanza Cognitiva. Ci porta facilmente a contrasti fra idee opposte, tra la realtà razionale che appare e l’idea irrazionale che nasce dalla FEDE.

Le Fedi non sono biologiche, sono un fenomeno culturale cognitivo, si basano sulle esperienze nei primi anni di vita e sul giudizio che applichiamo su quegli eventi; si basano sugli schemi, le euristiche ed i costrutti che caratterizzano la nostra personalità. Nascono da idee spesso trasmesse da persone fidate, genitori, parenti e amici, per poi corazzarsi con riferimenti irreali e tendenziosi, con frasi d’impatto che non hanno sostanza. Finendo per armarsi di pregiudizi aggressivi abbinati ad uno scotoma sociale che rende cechi alle realtà positive avverse.

L’accettazione delle differenze altrui, il rispetto incondizionato per le leggi e le regole del paese in cui ci si trova, la capacità di dialogo e la percezione del punto di vista altrui basandosi sulla conoscenza reciproca culturale e religiosa, sono le basi per una convivenza sociale funzionale, utile e felice.

Abbiamo regole di comportamento diverse ma se si infrangono volontariamente le leggi e si danneggiano altre persone, allora è necessario che la giustizia faccia il suo corso.

La fede religiosa, il colore della pelle, la cultura di origine, la dieta alimentare e l’orientamento sessuale, non sono un crimine e neanche una scusante.

Nella vita abbiamo delle priorità. Fisiologicamente necessitiamo ossigeno, acqua, cibo e riposo. Sono sufficienti per la sopravvivenza fisica ma a livello sociale abbiamo bisogno di altre emozioni e sensazioni come sicurezza, relazioni e apprezzamento. Mentre a livello sociale una cultura basata sulla saggezza deve dare sostegno ai propri membri prima di distribuire sostanze alle culture esterne.

Ed il motivo è molto semplice, se non si mantengono i residenti, che con le loro tasse mandano avanti il paese, come potrà il paese poi aiutare i profughi? Tralasciamo lo spreco di risorse a livello politico, il problema è un altro: la gestione delle risorse interne è pessima, prima si risolverà la situazione prima sarà possibile distribuire benessere a chi viene ad elemosinarlo.

E bisogna badar bene di dare l’esempio per non creare precedenti pericolosi: non possiamo permettere ad esempio agli zingari di campare a spese nostre, in campi dove tutto gli è dovuto. E non parlo dell’etnia Rom sparsa per il mondo ma degli zingari nostrani, quelli che non sono né gitani né un popolo nomade, visto che sono qui stabilmente da decenni. Sembrano pezzenti ed invece hanno decine di auto, gioielli e spesso conti bancari con centinaia di migliaia di €.

Siamo onesti ed apriamo gli occhi: chi negli anni ci ha derubato ed ha lucrato sull’intera popolazione deve pagare la giusta pena e risarcire il popolo sovrano.

Quindi il tizio che ha 24 macchine intestate, di cui una per sfuggire ad un posto di blocco accelera causando panico e morte a Roma, deve essere messo sotto controllo e tutte le sue proprietà vanno esaminate e messe al vaglio. 24 macchine e vivi in campo Rom? Ma siamo matti noi che permettiamo una tale vergognia! Iniziasse a pagare le tasse e smettesse di rubare, perché io non credo nel modo più assoluto che un ‘gitano’ senza fissa dimora abbia un’attività economica che gli permetta di acquisire e mantenere 24 auto.

La colpa principale sono le istituzioni che lo permettono, così come permettono a chi è stato parlamentare anche per una sola settimana di avere qualche migliaio di € di vitalizio.

Eppure se andiamo a vedere proprio in fondo la causa di tutto questo è del popolo, che nei decenni ha creduto e votato gli individui che come vampiri ci stanno ancora prosciugando.

Per una buona intercultura dovremmo capire quali FEDI lasciare andare e poi votare chi sta restituendo, non chi continua ad arraffare.

Io credo che sia necessario avere Compassione, Virtù e Saggezza.

Quarta dimensione? No, grazie!

Vorrei chiedere alle persone ed ai finti coach New Age pseudo olistici (ma che di olistico non hanno nulla perché vedono la realtà spezzettata e da un solo punto di vista) di evitare fesserie sulla quarta dimensione, perché con la loro ignoranza infangano tutti i metodi di terapia e cura non convenzionali ma efficaci.

Quarta dimensione?
Imparate a contare prima.

Se anche esistessero dimensioni parallele, come mai dovremmo saltare la seconda e la terza?
Noi viviamo in 3 dimensioni spaziali ed una temporale. Ma nell’insieme sono ciò che caratterizza la nostra realtà fisica umana.

Se vuoi sparlare di dimensioni di realtà ulteriori citando una ‘quarta dimensione’ stai dicendo a tutto il mondo che non sai nemmeno come sia strutturata la realtà visibile che ti circonda. Di conseguenza ogni tuo concetto espresso ulteriormente è fallacemente nullo. Stai inficiando la tua stessa comunicazione.

Se iniziassimo a curarci della realtà dentro ed intorno a noi, evitando di perdere tempo con idiozie a cavallo tra la fantascienza non scientifica e miti irrazionali, forse, magari senza certezza assoluta ma con forti probabilità, riusciremmo a migliorare questo mondo reale che ci circonda.

I sogni vivono nella fase REM del sonno e nelle poesie, impariamo a crearci obiettivi reali mentre siamo SVEGLI!

F.

Non Scientificamente Provato

 

Quando leggete un post, articolo, tweet che inizia con queste parole “Secondo studi scientifici…” senza poi mai citare la fonte reale, solitamente avete la possibilità di scoprire una enorme quantità di disinformazione e mezze verità.

Perché la realtà e la verità non coincidono quasi mai, la libertà e felicità spesso vanno in direzioni diverse, l’amore e la saggezza sovente usano parole differenti per esprimere lo stesso concetto.

L’arte di mettersi in discussione, di cambiare punto di vista, è uno dei più grandi strumenti che la razza umana possiede. Perché vedere le cose in modo diverso permette di agire in modo differente. E agendo in modo differente e funzionale possiamo realmente fare la differenza.

Farsi le giuste domande ci permette di focalizzarci sulle soluzioni più adatte ed efficaci. Ciò che pensiamo influisce pesantemente sulla nostra vita

Quello che ho scritto non è “scientificamente provato” ma è solo la mia opinione. E potete farne ciò che preferite, accettarla o denigrarla, tenerla per voi o condividerla.

Il mio augurio, per voi che leggete, è di esser sempre amici del dubbio e della curiosità,  che vi spingano oltre le abitudini, verso le verità più nascoste ed utili.