Halloween ed i veri mostri

Questa sera mi travestirò da Politico dell’Inciucio, in borghese. Le infime e malvagie creature, seppur poco spaventose, che stanno succhiando il sangue degli italiani.

Si cibano del nostro sangue eppure girano sotto il sole senza danni, fossero veri vampiri brucerebbero in un istante, loro invece ci tolgono la vita indisturbati per decenni. E che siano Piddini, Pidiellini o sceltini civici, sono tutti lo stesso branco di mostri, è un po’ come dire fantasmi, spettri e spiriti, mettili come vuoi sono comunque la stessa cosa.

Ma a differenza di altri e più classici Mostri, quelli dei partiti sono immuni anche all’argento, al sale e all’acqua Santa. Non ti contagiano con un morso, non sottraggono l’energia vitale con il contatto, no loro sono molto più spaventosi, invece di incantesimi scrivono decreti e leggi così possono attaccare a distanza milioni di italiani con un colpo solo, altro che streghe!

Quando non hanno la loro scorta sembrano esattamente come gli altri italiani. Inetti e stupidi eppure potenti e perfidi. Il loro unico punto debole, le sole occasioni per sbarazzarsi di loro in modo definitivo, sono degli eventi mistici e rari, in questi giorni fatidici è necessario schivare il veleno che trasuda da ogni muro restando lucidi e uniti.

Ma purtroppo quei pochi giorni di vulnerabilità corrispondono ai momenti in cui si sentono più potenti e non fanno altro che creare inganni utilizzando le arti oscure della comunicazione menzognera. Sono i giorni in cui si va alle urne, ed il loro potere più grande, la capacità di rubare voti, cela il loro destino.

Se i cacciatori di licantropi hanno proiettili d’argento e chi si aspetta di affrontare i vampiri avrà sempre a portata di mano un paletto e dell’acqua Santa, noi dobbiamo imparare a diffondere le informazioni, a rimanere sempre e costantemente in campagna elettorale per erodere il loro potere.
E che domani i Santi ci assistano per coinvolgere più cittadini contro i demoni dei partiti.

Che si possa tornare a parlare di Democrazia!

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Le Persone sono più forti della Televisione

Resoconto di una domenica pomeriggio utile. Sono andato a conoscere due deputati ed una senatrice ad un aperitivo in un bar di monteverde, chiunque abbia in mente gli onorevoli che si vedono in tv si sarebbe aspettato macchine blu e scorta, invece vedo arrivare a piedi Alessandro di Battista che raggiunge Carla Ruocco per un confronto tra cittadini. Non un comizio di Onorevoli ma un confronto botta e risposta tra cittadini nelle istituzioni e noi cittadini fuori dalle istituzioni, un vero esempio di democrazia in un paese ormai ridotto ad una oligarchia che sfiora la dittatura. Come ha detto Alessandro i deputati devono rendere conto agli elettori, i loro datori di lavoro, e gli incontri di persona per rispondere alle domande e per ascoltare suggerimenti sono anche a mio giudizio il fondamento di ogni vero governo democratico, se chi governa ignora i pensieri del popolo come può anche lontanamente farne gli interessi?

Nel tardo pomeriggio abbiamo potuto chiedere ed avere risposte sul reddito di cittadinanza, la scomoda situazione europa, le inconcepibili pensioni d’oro, gli sprechi della sanità e l’impegno politico dei cittadini del movimento 5 Stelle nelle istituzioni.

Tra un’intervento e l’altro ho avuto l’occasione di dare un piccolo messaggio ai presenti, messaggio che, anche se non riportato esattamente parola per parola, giro anche a voi:

Voglio ringraziare Alessandro, Carla e tutti cittadini a 5 Stelle nelle istituzioni per il lavoro che compiono ogni giorni per noi cittadini fuori dalle istituzioni, anche di domenica! E voglio invitare tutti i cittadini a 5 Stelle qui fuori a fare il proprio dovere, si è parlato delle televisione e della disinformazione… Ma c’è qualcosa di più potente della televisione… le PERSONE! Dobbiamo comportarci come se fossimo ogni momento in campagna elettorale, dobbiamo parlare con la gente, informarla, renderla partecipe dei modi per conoscere cosa fanno i nostri deputati e senatori nelle istituzioni, la gente deve sapere e visto che in televisione raccontano balle sta a noi cittadini spargere informazione. Oggi qui siamo ancora in pochi, se ognuno coinvolgesse amici, parenti, conoscenti, se iniziassimo a coinvolgere le PERSONE con il passaparola non solo potremo vincere sulla disinformazione delle televisioni ma avremo la reale possibilità di cambiare in meglio questo paese!”

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Non c’è posto per tutti

Chi tenta di salvare una persona che stupidamente vuole autodistruggersi otterrà, come unico risultato, di portare più stupidità ed autodistruzione nel mondo. Per prima cosa dovresti pensare a te stesso, poi potrai scegliere di occuparti di chi vuole veramente salvarsi.

E puoi pensare, a ragione, che tutti gli uomini siano uguali, e questo è vero sotto quasi tutti i punti di vista, perché se certamente non sarà la pelle o la religione a qualificare un essere umano, non si potrà dire altrettanto dei suoi comportamenti. Se una persona non decide di vivere in modo migliore allora ha deciso di autodistruggersi.

Se vuoi trovare qualche forma di stupida autodistruzione basta che ti guardi intorno: alcool, fumo, droghe…

Poi la gente si lamenta che il mondo stia andando in malora…

È il caso di svegliarsi! Di urlare in faccia a chi ancora dorme che l’ora di iniziare a preparare un futuro migliore è passata già da decenni, ora bisogna combattere con il buon esempio per avere il diritto di partecipare al domani che tutti desiderano e che solo chi avrà il coraggio di agire potrà godersi. Buona vita sia che tu scelga di essere uno schiavo della stupidità che un leader che si impegna per il domani.

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Fare, Non Fare e Scegliere di Ignorare

Tra dire e fare c’è di mezzo il mare” si dice, ma le reali rive opposte di questo mare sono il fare e il non fare, e per mettere le cose in chiaro il non fare è sempre frutto di una scelta se si è informati. Eppure anche sapere, o ignorare, è troppo spesso una decisione che si prende alla leggera.

La legge non ammette ignoranza, purtroppo pare luogo comune che la vita invece ammetta, anzi preferisca, ignorare. Perché l’ignoranza, o meglio la scelta di ignorare, di non informarsi, oltre ad essere una delle cause del non agire, è purtroppo il motivo alla base dei problemi sociali e politici che dobbiamo affrontare ogni giorno, spesso per colpa di ignoranza altrui, altre volta è la nostra stupida convinzione di saperne abbastanza la fonte dei casini in cui la gente sguazza.

Mencarelli parlava di Formazione Permanente, nei dettagli affermava che continuare a formarsi ci dà la possibilità di esercitare i nostri diritti.

Non è poi così complicato in fondo, se sai cosa puoi fare e come farlo allora è assai più probabile che riesca, se invece non hai la minima idea di cosa o di come… meglio che lasci perdere, evita di fare casino, torna indietro e rimettiti a studiare.

Ma studiare non basta, dipende da cosa si studia, e soprattutto da come si mette in pratica ciò che si è imparato.

Molte persone che mi conoscono credono che a me piaccia studiare, ne sono convinti perché non si spiegano come con un paio di attività professionali abbia scelto di impegnarmi anche in un percorso universitario… la realtà è che a me personalmente piace imparare.

Imparare è diverso da studiare, è il fine; mentre l’azione dello studio è il mezzo. Imparare è la meta e studiare è il veicolo per raggiungerla.

Si può studiare “a piedi” oppure “in aereo”, con il finto metodo che insegnano a scuola leggendo e ripetendo, oppure con tecniche efficaci di apprendimento, mappe mentali e cicli di ripasso. Se devi raggiungere una metà molto lontana è meglio muoversi con un mezzo che sia adeguato alle lunghe distanze, oltre che veloce e comodo. È questo vale anche per le cose meno utili ma comunque divertenti, nessuno può dirmi che risolvere il cubo di Rubik sia un’abilità fondamentale alla vita sociale, inoltre appare impossibile se non sai come fare, per apprendere come risolverlo poi si devono memorizzare almeno 4 algoritmi; sapere quindi come studiare non è solamente utile a scopo didattico, è essenziale per qualsiasi tipo di esigenza, anche quelle a prima vista impossibili

È questa è la differenza più grande tra scegliere di ignorare e scegliere di imparare, che poi è il primo passo verso il “fare”.

Se la gente iniziasse ad amare la libertà e la capacità di agire che nasce dall’imparare, nel mondo le cose andrebbero in modo molto differente.

Quindi puoi raccontarti tutte le storie che vuoi, ma tieni a mente che quando smetti di imparare qualcosa di nuovo inizi a “non fare”, e se insisti alla fine raggiungerai il completo ed assoluto non fare, che non è l’ozio come si potrebbe pensare, ma la morte. Perché così come gli organismi viventi quando smettono di crescere muoiono, allo stesso modo la mente quando smette di apprendere inizia a spegnersi.

Ora il punto è questo: non possiamo costringere gli altri ad iniziare a guardare il mondo che li circonda per capire come funziona, possiamo e DOBBIAMO però INFORMARCI e se possibile distribuire e condividere ciò che impariamo.

Nella vita quotidiana la differenza tra maestri ed allievi è molto sottile: chiunque se competente può insegnare, e chiunque altro può imparare, sempre che scelga di farlo. Il cuore della questione è sempre e comunque la SCELTA, perché se non scegli, ricordalo molto bene e non dimenticarlo mai, sarà qualcun altro a decidere per te. Ed ovviamente potrebbe non farlo per il tuo interesse, con ogni probabilità infatti sceglierà per il suo bene.

Quindi prima di ignorare, non fare ed infine lamentarti, scegli piuttosto di imparare, di fare e di condividere.

Rubik

Discriminando la Discriminazione

Esistono parole che portano alla mente pensieri terribili, se parliamo di discriminazione il collegamento al razzismo è rapido e veloce, oltre quella razziale poi ci sono le discriminazioni sessuali e di fede. Si può con certezza dire che discriminare abbia oggi un significato negativo…

Ma NON è vero! Perché discriminare significa dividere e separare in senso generale e ogni essere vivente per sopravvivere sceglie discriminando il proprio cibo ed i posti dove vivere, ogni volta che tu vai al supermercato discrimini alcuni prodotti: lasci quelli che non sono adatti e prendi quelli utili.

NON è la discriminazione ad essere sbagliata, è ciò che si discrimina il punto focale tra giusto e sbagliato.

L’etnia non dipende da una decisione o da un costrutto precedente, ciò che dovremmo, anzi che dobbiamo discriminare sono i comportamenti! Non importa chi sia la persona, in cosa creda o da dove venga, ciò che è essenziale nella vita sociale è il modo in cui si agisce: se ti comporti in modo adeguato, se sei utile alla società, se sei responsabile ed hai a cuore la tua vita e quella di chi ti circonda hai OGNI diritto.

Se tu fossi il mio vicino di casa, con il mio stesso fenotipo e la mia stessa confessione religiosa, ma ti comportassi in modo stupido, irresponsabile e dannoso per te e gli altri… Allora, mi dispiace ma nei miei confronti hai perso ogni diritto, semplicemente perché non hai rispettato i tuoi doveri.

Eppure si ha paura a discriminare, lo si fa di nascosto o a sproposito, è necessario che ognuno inizi a separare i comportamenti produttivi ed utili sia a livello personale che sociale, da quelli dannoso e velenosi.

Non ti discriminerò mai per il colore della tua pelle, per il tuo Dio o per il fatto che sei nato con il cromosoma Y o meno; ma se ti comporti da stronzo puoi iniziare subito ad andare a fanculo! Non importi chi sei, è ciò che fai che garantisce i tuoi diritti.

No doveri, no diritti. Semplice.

Niente regali immeritati, se ti guardi intorno scoprirai individui che hanno ciò che non si meritano, pensioni d’oro, poltronissime, rimborsi scandalosi…

Ogni tanto mi capita di sentire che in una tale società hanno assunto donne o persone di diversa etnia per dimostrare l’apertura ed i pari diritti.

Cazzate! Il posto di lavoro va guadagnato in base alle proprie capacità, chissene frega se lo staff direttivo è composto da uomini, donne, omosessuali, caucasici, africani o asiatici. La discriminante è la CAPACITÀ!!!

Se sei l’unico di diversa etnia, religione, sesso nella società ma non fai il tuo dovere c’è un problema ENORME! Significa che non si sta discriminando per capacità e abilità ma per etnia, fede o sesso.

Si dice che chiunque possa fare qualsiasi cosa… Non è completamente corretto.

Se non sai cosa sia un indice di correlazione Chi Quadro o il Test T di Student  non puoi occuparti di statistica.
Se non sai la differenza tra il tasto invio e la barra spaziatrice non puoi neanche pensare di sviluppare un’applicazione informatica.
Se non sai parlare italiano non puoi insegnare lettere in una scuola italiana.

Se studi, ti informi e ti SVEGLI allora avrai il diritto di essere e fare ciò vuoi.

Semplice.

Ti formi, segui le regole, ti guadagni i diritti e ti godi la vita.

È semplice.
Semplice se ti dai una mossa, altrimenti buonanotte e sogni d’oro, continua pure a dormire e stai tranquillo, i tuoi diritti non verranno sprecati, se li guadagnerà chi sta svolgendo i tuoi doveri, quelli che tralasci lamentandoti e cazzeggiando.
I doveri sono l’altra faccia della medaglia. E come ogni moneta più ne hai più sei ricco, più doveri accetti più diritti ottieni, più diritti hai, più sei libero di vivere come preferisci.

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Le Sfumature della Comunicazione

La vera e più completa comunicazione si basa su diversi messaggi scambiati simultaneamente da due o più individui. Richiede la presenza fisica, una lingua comune, empatia, un contesto comprensibile ad entrambi, la capacità di interpretare sintatticamente e semanticamente il contenuto, avere coscienza di ironia, sarcasmo e humour, capacità di ascoltare e modulare la comunicazione.
Il trasferimento di informazioni tra individui si basa quindi sulla prossemica, la sintassi, la semantica, la pragmatica e la retorica.

Sarà quindi abbastanza chiaro che, non potendo sfruttare toni di voce, sguardi e atteggiamenti ma solo testo scritto, in questo blog sarà necessario ricorrere a degli espedienti per ovviare alla mancanza di tutte le sfumature paraverbali e del linguaggio del corpo.

Come si può quindi trasmettere per iscritto un messaggio comunicativo che deve colpire con forza?

Cambiando le parole…

Usando vocaboli che sembrano magari fuori luogo o sopra le righe per accentuare e focalizzare l’attenzione, ecco qualche esempio:

1) la situazione politica nel nostro paese non è delle migliori.

2) i politici che hanno rovinato l’Italia se ne devono tornare a casa!

3) gli onorevoli stronzi che hanno tirato quintali di merda su noi cittadini se ne devono andare affanculo!!!

Si può notare chiaramente un animo sempre più caldo leggendo gli esempi. Ma nessuno, neanche il più puritano, può negare quale sia il messaggio più forte.

Intanto iniziate ad informarvi su tutte le bufale e le stronzate che ci propinano i media, imparate a discriminare  le cazzate che si leggono su internet dalle notizie attendibili.
Usate la vostra  testa!
Se siete stati così sfigati da avere una madre tossica o alcolizzata allora siete perdonati, vi ha sputtanato i neuroni e le sinapsi, non è colpa vostra, anche se si iniziasse a parlare di karma si potrebbe dire che in fondo in fondo evidentemente te lo sei cercato. Ma anche se c’è tanta gente rincoglionita ci sarà anche qualcuno che si è rotto le scatole e vuole partecipare attivamente al cambiamento!

Quindi cosa puoi fare?
Inizia ad alzare i toni mantenendo la diplomazia, inizia ad aprire gli occhi, mettiti davanti a uno specchio, fatti un esame di coscienza e dopo esserti chiarito le idee ed aver iniziato a cambiare il tuo atteggiamento… vai! Solo allora inizia a rompere i coglioni a chi se ne sta ancora al calduccio nel suo laghetto di merda. Soprattutto prima di dare l’esempio sii tu stesso un esempio per te. Diventa bravo in qualcosa, dimostra di saper fare qualcosa di utile e di buono, lavora, studia, fai beneficenza, insegna, dai l’esempio che manca! Guida chi ancora non sa far altro che farsi guidare, e guidalo a prendere il controllo della sua vita.

Per iniziare a fare del tuo meglio in questo momento apri google, bing, yahoo, o quello che ti pare ed inizia a informarti, magari riguardati l’inizio del post e se non conosci qualche termine studialo!

Perché prima di vivere con gli altri bisogna imparare a comunicare, ma il linguaggio non è bianco o nero, ha migliaia di sfumature.

Ed ora con grazia e pace ti saluto e ti auguro ogni giorno di migliorare il tuo modo di comunicare.

Dusk 1

Il buongiorno NON si vede dal mattino

Se fosse vero che “il buongiorno si vede dal mattino” hai mai pensato cosa potrebbe credere la tua mente quando le cose al mattino iniziano di merda?

Perché qualsiasi cosa tu dica e ripeta, che siano scherzi o prese per il culo, avrà un effetto fisico e psicologico su di te. Più ti lamenti che le cose vadano male più ti sentirai una schifezza, ma farai inconsciamente di tutto per aver ragione nel sentirti male, e così ti sentirai ancora di più una merda. Per cui direi che sarebbe proprio il caso di stare attenti a ciò che dici, e soprattutto a come.

Il bello della libertà infatti è che puoi scegliere anche di buttarti giù. Ma se ci tieni tanto a piangerti addosso, fallo per i cazzi tuoi, nascosto in casa tua senza non rompere le palle a chi vuole sorridere! Non vogliamo altri modelli negativi, ce ne sono già troppi in quella scatola di controllo mentale difettosa che si chiama televisione, difettosa perché difficilmente controlla, più spesso rincoglionisce!

Io voglio vedere in giro più facce sveglie, voglio incontrare persone che hanno compreso in che posto viviamo e che siano pronte a cambiarlo, VOGLIO sentire nel aria quel movimento sottile di un popolo che si sta risollevando. E quel suono si produce nei piccoli gesti che DOBBIAMO compiere per creare emozioni forti, che siano risate o pianti, scoppi di felicità o scatti di rabbia, basta che siano emozioni VIVE, perché se provi un emozione così significa che sei vivo e sveglio. Confido che anche tu lo voglia.

Dawn in city

Primo Grido

In un mondo in cui la norma è parlare senza combinare nulla, si tende ad ammirare chi fa del bene senza darne notizia. Ammirevole vero?

Ma neanche per sogno!

Viviamo in un paese che nuota nella merda accumulata dal fancazzismo di una “casta” che nonostante il nome è tutt’altro che limpida. Qui tutti danno per scontato che nessuno possa fare nulla; per cui, se tieni per te le cose buone che fai, non stai facendo la cosa giusta. Mi dispiace, anzi no non mi dispiace affatto romperti le palle perché in questo momento bisogna urlare a chi dorme, e come aprirà gli occhi ancora intontito dal sonno bisogna fargli vedere cosa si può fare! Non serve tentare di fare miracoli perché se non riesci a mantenere cosa prometti sono cazzi, la gente non ti prenderà più sul serio e l’unica cosa che sarai riuscito a fare è di tirare l’ennesima spalata di merda su questo paese, ciò che è dannatamente necessario e vitale è semplicemente iniziare a fare piccole cose utili e dare l’esempio! C’è bisogno di modelli, e per favore stai bene attento… quando si dà l’esempio bisogna farlo in modo INECCEPIBILE, per cui non raccontare palle, non tirartela, ma porca puttana datti da fare PUBBLICAMENTE!

Non è vero che non si può più fare un cazzo per l’Italia, si può invece fare TUTTO! Basta iniziare con piccoli gesti utili, lasciar perdere le stronzate e spargere la voce.

La gente che dorme è felice di farsi guidare per cui la SI DEVE guidare finché non faremo un casino tale da svegliarli di botto! L’esempio se dato con criterio e senza strafare è il primo passo per il cambiamento che NON possiamo più permetterci di aspettare!

SVEGLIA!!!

F.

Sunrise bright and early