Parole in Treno

Forse molti di voi non sanno esattamente quali siano le mie passioni o le mie attività professionali, magari c’è chi mi conosce come consulente informatico, chi come sviluppatore di database in Filemaker, chi come insegnante di tecniche di apprendimento, chi come mentalista o prestigiatore, in pochi in realtà sanno che sono tutto questo e anche qualcos’altro. Ho una salute decisamente non buona, ma una testa che funziona anche troppo, per questi motivi niente sport fisici ma tanti “esercizi” mentali.

Magari girando sui miei social e qui nel mio sito avrete letto ciò che scrivo, tra poesie, haiku, e prose di vario genere, dal romantico al politico, con molte sfumature nel mezzo.

Ma una cosa che devo decisamente mettere ora in primo piano è la mia passione/attività per la magia. No, non ho ripreso i tarocchi, parlo di illusionismo.

Dopo aver imparato decine e decine di effetti vari, ho scoperto, rivisto, modificato ed ampliato un antico metodo che ora è diventato un effetto che si avvicina alla lettura del pensiero. Il nome che ho dato a questo effetto di mentalismo è Parole in Treno, e scoprirete il motivo di tale nome solamente se lo acquisterete. Perché sì, dopo mesi di cambiamenti, modifiche e ritocchi, dallo scorso 4 dicembre è in vendita su Hyde Store.

Vi invito a vedere alcuni video con le performance, magari potrebbero piacervi, forse addirittura stupirvi.

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Quando festeggeremo la parità?

Parità di diritti? È forse qualcosa di tanto strano?
In una democrazia mi sembra sia la base.

Uno stipendio equo a parità di competenze?
Dovrebbe essere semplicemente la norma.

Finché non si smetterà di discriminare per il genere, fin quando ci sarà ancora uno sguardo, un gesto o una parola che tenti di sminuire una persona, solo perché creduta appartenete del fantomatico “sesso debole”, sarà essenziale festeggiare nella Giornata Internazionale della Donna tutti i passi avanti che la società ha già compiuto, ricordando che c’è ancora strada da fare, per superare ogni forma di discriminazione che sia basata su sesso, genere, religione o colore, per eliminare la violenza ovunque si mostri, che sia per le strade o celata tra le mura domestiche.

È qualcosa di fattibile solo se affrontato da tutti, donne e uomini, di qualsiasi genere o preferenza, insieme, senza distinzioni.

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Percorsi

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Ho sempre creduto che lo scopo ultimo della vita fosse la felicità, la voglia di esser felici in un modo non egoistico ma in perfetta sintonia con il prossimo, quella felicità capace di rendere il mondo migliore.

Le vie per raggiungerla possono essere tante, varie per lunghezza e percorso, ma ciò che conta nel cammino è il paesaggio da ammirare ed il supporto reciproco di chi ci affianca.

Vi è la possibilità che di punto in bianco si decida di cambiare strada, la meta resterà la stessa, ma forse cambieranno i compagni di viaggio o il panorama.

Magari alcuni riusciranno a proseguire grazie ad una musa ispiratrice, e nel loro gioire creeranno un sentiero per altri a seguire, altri invece andranno dritti a testa bassa, forse con un sorriso forzato e senza una direzione precisa.

La verità è che se anche ognuno credesse di avere una strada diversa, in realtà siamo tutti rivolti nella stessa direzione; anche noi due.

Basterebbe, solo per un attimo, voltare il capo per guardarti, fissarti negli occhi e proseguire mano nella mano, per sapere che non siamo e non saremo mai soli, fino a raggiungere, felicemente insieme, la meta.

Ritrovarsi

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Mentre ritrovo quello che non sapevo di aver perduto,
penso a cosa io abbia perso, pur senza averlo mai avuto.

Ricordo, come sabbia nella clessidra, chi è scivolato via dalla mia vita.
Scoprendo poi chi ne fa parte ora, con grande sorpresa e gioia infinita.

Non piango per quello che non ho, che non so di aver mai desiderato,
tuttavia sorrido per ogni sogno, anche se non ancora realizzato.

Aspettando ciò che è trascorso e da molto tempo ormai passato,
mi accingo a ripercorrere un futuro, che ho già vissuto e dimenticato.

In un’altra vita, forse, c’è stato un tempo, in cui nulla d’importante si sia smarrito,
ma qui ed ora sono pronto a ritrovare anche quel qualcosa che non è mai esistito.

In un niente che era tutto, in un’assenza mai compresa,
guardo avanti ricordando, che non sono qui in attesa.

Nelle favole e nelle illusioni, non cerco più la verità,
paziente avanzo con fiducia, sicuro oltre ogni asperità.

Ti ritrovo nei miei pensieri, presente, splendida, come sei sempre stata.
Anche un‘ora con te è importante e non potrà mai essere dimenticata.

Scusami per qualsiasi dolore io possa averti mai procurato,
non aspetterei mai un domani per porgerti la pace nella mano.
Adoro della tua anima anche il colore, che nel tempo si è sempre preservato.
Sorridimi, perdonami e abbracciami; ti voglio bene, ti ringrazio e ti amo.

Per chi c’è.

Per chi è lì al tuo fianco senza che tu te ne accorga, per chi dai per scontato, per quelle persone che ti mancheranno solo quando non saranno più con te.

Per chi incontri ogni giorno senza che ti noti, per chi viene frainteso e ferito dal silenzio, per chi saluta sapendo che non avrà risposta.

Per chi non sa più chi sia, per chi si tormenta per nulla e per chi tira avanti sommerso dal tutto, per chi cerca la propria identità negli altri senza capire che siamo tutti diversi.

Per chi si odia senza motivo e per chi si ama alla follia, per chi non cerca eppure trova e per chi desidera ma non è mai esaudito, per chi non si ferma mai e per chi si riposa troppo.

Non importa quale sia la tua religione o la tua fede politica, quale sia il tuo sesso o il tuo colore, chiunque tu sia, per te auguro tra ogni cosa la più semplice e la più importante, che tu sia felice, semplicemente.

Forse sei proprio qui accanto a me ma non te l’ho mai detto: ti voglio bene, sii felice!

La mediocrità non è uguale per tutti

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Una maratona mediocre per un atleta olimpico può essere forse paragonata ad una maratona mediocre di chi passa la vita con il telecomando in mano, sdraiato sul divano?

Ovviamente no. Non siamo uguali, uno non vale uno, mi spiace perché sarebbe splendido se le capacità ed il valore di ognuno fossero pari; purtroppo anche se abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri, non possiamo e non dobbiamo dimenticare che le nostre prestazioni, conoscenze e capacità non si equivalgono.

Eppure spesso si assegnano ruoli professionali a chi ha competenze del tutto inadatte, pensando che possa imparare le nuove mansioni. Se è vero che con più meno facilità potrà apprendere sempre qualcosa di nuovo, resterà una realtà inoppugnabile che impedire di usare i propri talenti sia per una persona solamente una semplice cattiveria. Magari non un vero atto malvagio, ma in ogni caso un atto non funzionale e sicuramente poco saggio.

Il mio vecchio maestro spirituale disse che un portiere di una squadra di calcio non deve allenarsi a dribblare e tirare rigori, al contrario dovrebbe migliorare le sue doti nelle parate.

Allo stesso modo richieste di aiuto o informazioni, raramente saranno mirate ed utili; in particolare spesso ci si affida a persone competenti in campi di differenti, ma più vicine socialmente, invece che interpellare professionisti del settore.

Ed è questa una delle principali ragioni a monte della disinformazione, opinioni infondate a cui si da credito, riportandole poi ad altri soggetti dandole ancora più peso. Se poi finiscono scritte in post su Facebook con qualche “mi piace” sotto magari diventano addirittura virali.

Si parte da una domanda posta alla persona sbagliata, e si giunge a volte fino ad un dogma.

Quanto è svilente pensare che esistano ancora persone nel 2018 che credano che la terra sia piatta, che il sole giri intorno alla terra, che in ogni dove si nasconda un complotto, che esistano i rettiliani o che i vaccini non salvino le persone… ecco il risultato di non informarsi correttamente, di non fidarsi di persone esperte e competenti.

Perché se come esseri umano siamo sì tutti uguali, dobbiamo sempre ricordare che per nozioni, abilità e capacità siamo tutti diversi.

Attenzione a slogan poco ispirati che nascono una bugia enorme, impariamo a dare il giusto valore ai comportamenti e le competenze delle persone.

Ciò che ci distingue è la somma di capacità, etica ed esperienza, e questa diversità è la nostra vera forza.

 

In qualche angolo del mondo…

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Una donna che sia come il cubo di Rubik, sofisticata e complessa, eppur semplice se compresa; spesso diversa all’apparenza ma mai incoerente nei sentimenti.

Una donna forse strana per molti ma semplicemente splendida per chi potrà conoscerla realmente. Un po’ zen ed un po’ alla moda. Con la voglia di parlare, apprezzando il silenzio.

Che sappia offrire aiuto senza dimenticare di accettarlo. Che sia bella oltre ogni limite, ma non della scontata bellezza oggettiva, che sia bella anche solo agli occhi di chi non vede che lei.

Che abbia uno sguardo che possa illuminare la giornata ed un sorriso che sappia guarire i cuori. Una donna che non sarà mai perfetta ma mi permetterà di considerarla tale.

Che sappia farsi rispettare e che non abbia timore nel proporre le proprie alternative. Che sia contenta di essere moglie e fidanzata, donna e ragazza anche allo stesso tempo.

Che non cerchi litigi per far pace, ma cerchi la pace per essere felice. Che sappia cosa siano la compassione, la virtù e la saggezza. Che non abbia paura di essere amata.

Una donna che non credo di aver ancora trovato, ma non smetterò di cercarla, perché magari un giorno, all’improvviso, potrò incontrarla.