Repubblica: res pubblica, cosa pubblica, eppure mi guardo intorno e vedo privatizzazioni ovunque. Ogni giorno le cose pubbliche sono sempre meno.
Democratica: demos kratos, governo del popolo, eppure abbiamo visto TRE presidenti del consiglio dei ministri “Tecnici”. I partiti continuano a ricevere denaro sotto forma di rimborso elettorale in barba al referendum in cui venne abolito il finanziamento pubblico, per cui il popolo può manifestare il suo voto, ma finché al governo continueranno a sedere i maestri dell’inganno, basterà loro cambiare due virgole di un decreto per fregarsene della volontà del popolo… fosse nel bene dello Stato almeno. Invece ciò che è stato ed è ancora fatto è solo per il bene della nuova aristocrazia.
Parlamentare: il parlamento dovrebbe avere il compiti di legiferare non dare solo la fiducia ai decreti legislativi del governo. Non siamo una repubblica presidenziale. Il concetto stesso di premier è forzato qui in Italia. Inoltre dovrebbero sapere cosa contengano i decreti che in oggetto.
Ah dimenticavo… Fondata sul diritto del lavoro, eppure pare che l’unica professione piena di diritti e senza doveri sia la politica, invece in uno stato funzionale non dovrebbero nemmeno esistere i politici per professione, il parlamento dovrebbe essere composto da rappresentanti dei cittadini, che dovrebbero avere molti più doveri che diritti, perché si sono offerti di prendere in mano la responsabilità di una nazione.
Sfido qualunque osservatore estero obiettivo a definire l’Italia attuale come Repubblica democratica Parlamentare fondata sul lavoro.
Siamo due passi oltre l’oligarchia aristocratica e a due passi della dittatura monarchica.
Se non inizieremo a votare qualcosa che porti movimento, che sposti l’attenzione sul concetto di democrazia, che rigetti l’idea del politico e abbracci quella del rappresentante del popolo, che si curi dell’Italia e dei cittadini, non degli interessi delle lobby allora non andremo mai avanti, anzi…
F.