Quando festeggeremo la parità?

Parità di diritti? È forse qualcosa di tanto strano?
In una democrazia mi sembra sia la base.

Uno stipendio equo a parità di competenze?
Dovrebbe essere semplicemente la norma.

Finché non si smetterà di discriminare per il genere, fin quando ci sarà ancora uno sguardo, un gesto o una parola che tenti di sminuire una persona, solo perché creduta appartenete del fantomatico “sesso debole”, sarà essenziale festeggiare nella Giornata Internazionale della Donna tutti i passi avanti che la società ha già compiuto, ricordando che c’è ancora strada da fare, per superare ogni forma di discriminazione che sia basata su sesso, genere, religione o colore, per eliminare la violenza ovunque si mostri, che sia per le strade o celata tra le mura domestiche.

È qualcosa di fattibile solo se affrontato da tutti, donne e uomini, di qualsiasi genere o preferenza, insieme, senza distinzioni.

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Opinioni vs Realtà

Robot e Umano si incontrano…

Robot: “Ciao, 1+1= 10”

Umano: “Ehm, no! 1+1=2”

Robot: “Guarda, secondo me il risultato è 10, non ci sono dubbi!”

L’Umano si informa e poi chiede al Robot: “Ma tu conti in binario?”

Robot: “Sì certo, perché tu no?”

Risponde l’Umano: “No, dalle mie parti si conta in decimale, ma ho capito il tuo modo di contare..”

Robot sorridendo: “Chiaro, non ci avevo pensato, abbiamo ragione entrambi perché contiamo con due sistemi differenti, tu in base umana, io in potenze di 2 come ogni sistema informatico.”

Si avvicina un’altra figura umana, l’Analfabeta Funzionale, che li guarda e dice con sicurezza: “Ciao a tutti, ho sentito le vostre opinioni, ma per me 1+1=58!”

Robot e Umano insieme: “Ma in che base conti?”

Analfabeta Funzionale: “La mia, che ovviamente è come la vostra ma non mainstream.”

Robot e Umano guardano l’Analfabeta Funzionale:”Aspetta, non abbiamo capito. Comunque ti stai sbagliando perché né in decimale né in binario 1+2=58!”

Analfabeta Funzionale: “È la mia opinione e quindi dovete rispettarla, non potete togliermi la libertà e controllarmi.”

Robot: “Ma la matematica non ha niente a che fare con la libertà di opinione.”

Analfabeta Funzionale: “E chi lo ha detto?”

Umano: “Non serve dirlo, chiunque si metta a studiarla non può che rendersene conto.”

Analfabeta Funzionale: “A me non interessa studiare la matematica, ad anche se non la conosco, nessuno mi può impedire di esprimere le mie opinioni a riguardo.”

Umano: “Stai scherzando?”

Analfabeta Funzionale: “No! Sono serio, per me 1+2=58!”

Umano: “Ma non ti stai basando su nessuna base matematica e scientifica, vero?”

Analfabeta Funzionale: “Esatto la mia opinione scientifica è contro il sistema, prima o poi qualcuno mi darà ragione! Lo griderò al vento e lo scriverò ovunque finché sui libri di scuola non ci sarà più la matematica, che tanto non serve a nulla!”

Robot e Umano, sorridendo, prendono a sprangate l’Analfabeta Funzionale lasciandolo sanguinante a terra. Da quel giorno utilizzerà anche lui il sistema decimale come tutti gli esseri umani e prima di aprire bocca si informerà da fonti attendibili.

Morale della favola:
Le opinioni hanno una base.
Chi sparla a vanvera ha diritto di esprimere falsità ma deve saper accettare l’evidenza dei fatti e ritrattare, altrimenti prima poi dovrà affrontare le conseguenze dei propri errori.

Discriminando la Discriminazione

Esistono parole che portano alla mente pensieri terribili, se parliamo di discriminazione il collegamento al razzismo è rapido e veloce, oltre quella razziale poi ci sono le discriminazioni sessuali e di fede. Si può con certezza dire che discriminare abbia oggi un significato negativo…

Ma NON è vero! Perché discriminare significa dividere e separare in senso generale e ogni essere vivente per sopravvivere sceglie discriminando il proprio cibo ed i posti dove vivere, ogni volta che tu vai al supermercato discrimini alcuni prodotti: lasci quelli che non sono adatti e prendi quelli utili.

NON è la discriminazione ad essere sbagliata, è ciò che si discrimina il punto focale tra giusto e sbagliato.

L’etnia non dipende da una decisione o da un costrutto precedente, ciò che dovremmo, anzi che dobbiamo discriminare sono i comportamenti! Non importa chi sia la persona, in cosa creda o da dove venga, ciò che è essenziale nella vita sociale è il modo in cui si agisce: se ti comporti in modo adeguato, se sei utile alla società, se sei responsabile ed hai a cuore la tua vita e quella di chi ti circonda hai OGNI diritto.

Se tu fossi il mio vicino di casa, con il mio stesso fenotipo e la mia stessa confessione religiosa, ma ti comportassi in modo stupido, irresponsabile e dannoso per te e gli altri… Allora, mi dispiace ma nei miei confronti hai perso ogni diritto, semplicemente perché non hai rispettato i tuoi doveri.

Eppure si ha paura a discriminare, lo si fa di nascosto o a sproposito, è necessario che ognuno inizi a separare i comportamenti produttivi ed utili sia a livello personale che sociale, da quelli dannoso e velenosi.

Non ti discriminerò mai per il colore della tua pelle, per il tuo Dio o per il fatto che sei nato con il cromosoma Y o meno; ma se ti comporti da stronzo puoi iniziare subito ad andare a fanculo! Non importi chi sei, è ciò che fai che garantisce i tuoi diritti.

No doveri, no diritti. Semplice.

Niente regali immeritati, se ti guardi intorno scoprirai individui che hanno ciò che non si meritano, pensioni d’oro, poltronissime, rimborsi scandalosi…

Ogni tanto mi capita di sentire che in una tale società hanno assunto donne o persone di diversa etnia per dimostrare l’apertura ed i pari diritti.

Cazzate! Il posto di lavoro va guadagnato in base alle proprie capacità, chissene frega se lo staff direttivo è composto da uomini, donne, omosessuali, caucasici, africani o asiatici. La discriminante è la CAPACITÀ!!!

Se sei l’unico di diversa etnia, religione, sesso nella società ma non fai il tuo dovere c’è un problema ENORME! Significa che non si sta discriminando per capacità e abilità ma per etnia, fede o sesso.

Si dice che chiunque possa fare qualsiasi cosa… Non è completamente corretto.

Se non sai cosa sia un indice di correlazione Chi Quadro o il Test T di Student  non puoi occuparti di statistica.
Se non sai la differenza tra il tasto invio e la barra spaziatrice non puoi neanche pensare di sviluppare un’applicazione informatica.
Se non sai parlare italiano non puoi insegnare lettere in una scuola italiana.

Se studi, ti informi e ti SVEGLI allora avrai il diritto di essere e fare ciò vuoi.

Semplice.

Ti formi, segui le regole, ti guadagni i diritti e ti godi la vita.

È semplice.
Semplice se ti dai una mossa, altrimenti buonanotte e sogni d’oro, continua pure a dormire e stai tranquillo, i tuoi diritti non verranno sprecati, se li guadagnerà chi sta svolgendo i tuoi doveri, quelli che tralasci lamentandoti e cazzeggiando.
I doveri sono l’altra faccia della medaglia. E come ogni moneta più ne hai più sei ricco, più doveri accetti più diritti ottieni, più diritti hai, più sei libero di vivere come preferisci.

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