Opinioni vs Realtà

Robot e Umano si incontrano…

Robot: “Ciao, 1+1= 10”

Umano: “Ehm, no! 1+1=2”

Robot: “Guarda, secondo me il risultato è 10, non ci sono dubbi!”

L’Umano si informa e poi chiede al Robot: “Ma tu conti in binario?”

Robot: “Sì certo, perché tu no?”

Risponde l’Umano: “No, dalle mie parti si conta in decimale, ma ho capito il tuo modo di contare..”

Robot sorridendo: “Chiaro, non ci avevo pensato, abbiamo ragione entrambi perché contiamo con due sistemi differenti, tu in base umana, io in potenze di 2 come ogni sistema informatico.”

Si avvicina un’altra figura umana, l’Analfabeta Funzionale, che li guarda e dice con sicurezza: “Ciao a tutti, ho sentito le vostre opinioni, ma per me 1+1=58!”

Robot e Umano insieme: “Ma in che base conti?”

Analfabeta Funzionale: “La mia, che ovviamente è come la vostra ma non mainstream.”

Robot e Umano guardano l’Analfabeta Funzionale:”Aspetta, non abbiamo capito. Comunque ti stai sbagliando perché né in decimale né in binario 1+2=58!”

Analfabeta Funzionale: “È la mia opinione e quindi dovete rispettarla, non potete togliermi la libertà e controllarmi.”

Robot: “Ma la matematica non ha niente a che fare con la libertà di opinione.”

Analfabeta Funzionale: “E chi lo ha detto?”

Umano: “Non serve dirlo, chiunque si metta a studiarla non può che rendersene conto.”

Analfabeta Funzionale: “A me non interessa studiare la matematica, ad anche se non la conosco, nessuno mi può impedire di esprimere le mie opinioni a riguardo.”

Umano: “Stai scherzando?”

Analfabeta Funzionale: “No! Sono serio, per me 1+2=58!”

Umano: “Ma non ti stai basando su nessuna base matematica e scientifica, vero?”

Analfabeta Funzionale: “Esatto la mia opinione scientifica è contro il sistema, prima o poi qualcuno mi darà ragione! Lo griderò al vento e lo scriverò ovunque finché sui libri di scuola non ci sarà più la matematica, che tanto non serve a nulla!”

Robot e Umano, sorridendo, prendono a sprangate l’Analfabeta Funzionale lasciandolo sanguinante a terra. Da quel giorno utilizzerà anche lui il sistema decimale come tutti gli esseri umani e prima di aprire bocca si informerà da fonti attendibili.

Morale della favola:
Le opinioni hanno una base.
Chi sparla a vanvera ha diritto di esprimere falsità ma deve saper accettare l’evidenza dei fatti e ritrattare, altrimenti prima poi dovrà affrontare le conseguenze dei propri errori.

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L’incomprensibile leggerezza delle relazioni.


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Il veleno delle relazioni è l’incomprensione.

C’è chi non sa esprimersi e non fornisce alcun contesto alle sue affermazioni, oppure c’è chi non può capire perché non ascolta, non osserva e non pensa.

In termini scientifici tutto ciò si potrebbe definire incapacità di mentalizzare (Teoria della Mente); vale a dire l’impossibilità nel comprendere che il nostro interlocutore possa avere una mente differente dalla nostra.

In PNL, in modo meno scientifico e più generale, si dice che la “mappa non è il territorio“. Ma in questo contesto indico proprio quella mancanza, quasi patogologica, nell’applicazione della Teoria della Mente, che pur non sfociando nell’autismo, sotto stress o picchi emozionali, rende impossibile la comprensione degli altri.

In questi casi potrai essere il miglior comunicatore del mondo, potresti anche impegnarti oltre ogni limite, ma se il tuo interlocutore non vorrà capirti farai meglio a lasciar perdere. Non esiste miglior risposta che il silenzio per chi non vuole ascoltare.

Meglio non sprecare neanche un minuto con chi brucia il tuo tempo. Nessuno te lo renderà mai indietro, ed il tempo sprecato non diventerà mai neanche un bel ricordo.

Può essere difficile a volte rinunciare ad esprimere i propri pensieri quando qualcuno si ostina ad offendere o a diffondere menzogne, ma se questo qualcuno è incapace di ascoltare, che ne sia consapevole o meno, per il nostro stesso bene sarà meglio investire le nostre risorse mentali ed emozionali con qualcuno che le sappia comprendere.

Perché anche se troppo sottovalutata:

L’insostenibile leggerezza dell’incomprensione, è quel vuoto che corrode ogni relazione.

Le Condivisioni dell’Italiano Medio

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Leggo su Facebook post del tipo: ‘Se è vero che… Allora ...’

E poi sotto ci sono condivisioni di link dei soliti siti scandalistici, che campano con la pubblicità ed i click, pagine che nascondo il testo spezzando in in più parti, con una fila di banner con le “pubblicità” più assurde,

Ma è davvero tanto difficile, prima di condividere, fare un ricerca veloce su internet per controllare se sia una notizia vera o una bufala?

Riguardavo giorni fa su YouTube il video comico ‘Italiano Medio’ di Maccio Capatonda; forse veramente esiste una pillola IM che viene somministrata alla gente…

Perché la situazione inizia veramente a degenerare, sembra la festa dei Troll, tutti furiosi contro qualcosa, qualsiasi cosa sia va bene comunque. Uno senza leggere, senza informarsi… detto tra noi ‘a cazzo’… condivide tutto quello che vede e poi si scatenano discussioni apocalittiche con commenti furiosi e altre condivisioni selvagge.

Ormai basta scrivere qualcosa di scioccante e plausibile, mettere una foto carina, pubblicare e nel giro di qualche giorno la notizia, no anzi, il gossip, prende piede, si aprono gruppi, petizioni e magari nel giro di qualche settimana si arriva alle manifestazioni… Basate su cosa? …sul nulla.

Se ti viene il dubbio che non sia vero… Informati, sciogli il dubbio, fai chiarezza, poi se lo ritieni utile condividi.

Non fai un favore al mondo condividendo menzogne e mezze verità.

Lo so è semplice cliccare su condividi e delegare agli altri il compito di verificare.

È questo il motivo per cui in Italia le cose vanno come vanno. Perché l’italiano medio fa la stessa cosa con le elezioni politiche. Non si informa, lascia che siano le notizie imposte dai media,vere o false che siano, a controllare le sue scelte.

Se non sai controllare e filtrare la comunicazione non puoi neanche sapere cosa significhi scegliere liberamente.

Forse è il caso di svegliarsi, che ne dici?

Le Sfumature della Comunicazione

La vera e più completa comunicazione si basa su diversi messaggi scambiati simultaneamente da due o più individui. Richiede la presenza fisica, una lingua comune, empatia, un contesto comprensibile ad entrambi, la capacità di interpretare sintatticamente e semanticamente il contenuto, avere coscienza di ironia, sarcasmo e humour, capacità di ascoltare e modulare la comunicazione.
Il trasferimento di informazioni tra individui si basa quindi sulla prossemica, la sintassi, la semantica, la pragmatica e la retorica.

Sarà quindi abbastanza chiaro che, non potendo sfruttare toni di voce, sguardi e atteggiamenti ma solo testo scritto, in questo blog sarà necessario ricorrere a degli espedienti per ovviare alla mancanza di tutte le sfumature paraverbali e del linguaggio del corpo.

Come si può quindi trasmettere per iscritto un messaggio comunicativo che deve colpire con forza?

Cambiando le parole…

Usando vocaboli che sembrano magari fuori luogo o sopra le righe per accentuare e focalizzare l’attenzione, ecco qualche esempio:

1) la situazione politica nel nostro paese non è delle migliori.

2) i politici che hanno rovinato l’Italia se ne devono tornare a casa!

3) gli onorevoli stronzi che hanno tirato quintali di merda su noi cittadini se ne devono andare affanculo!!!

Si può notare chiaramente un animo sempre più caldo leggendo gli esempi. Ma nessuno, neanche il più puritano, può negare quale sia il messaggio più forte.

Intanto iniziate ad informarvi su tutte le bufale e le stronzate che ci propinano i media, imparate a discriminare  le cazzate che si leggono su internet dalle notizie attendibili.
Usate la vostra  testa!
Se siete stati così sfigati da avere una madre tossica o alcolizzata allora siete perdonati, vi ha sputtanato i neuroni e le sinapsi, non è colpa vostra, anche se si iniziasse a parlare di karma si potrebbe dire che in fondo in fondo evidentemente te lo sei cercato. Ma anche se c’è tanta gente rincoglionita ci sarà anche qualcuno che si è rotto le scatole e vuole partecipare attivamente al cambiamento!

Quindi cosa puoi fare?
Inizia ad alzare i toni mantenendo la diplomazia, inizia ad aprire gli occhi, mettiti davanti a uno specchio, fatti un esame di coscienza e dopo esserti chiarito le idee ed aver iniziato a cambiare il tuo atteggiamento… vai! Solo allora inizia a rompere i coglioni a chi se ne sta ancora al calduccio nel suo laghetto di merda. Soprattutto prima di dare l’esempio sii tu stesso un esempio per te. Diventa bravo in qualcosa, dimostra di saper fare qualcosa di utile e di buono, lavora, studia, fai beneficenza, insegna, dai l’esempio che manca! Guida chi ancora non sa far altro che farsi guidare, e guidalo a prendere il controllo della sua vita.

Per iniziare a fare del tuo meglio in questo momento apri google, bing, yahoo, o quello che ti pare ed inizia a informarti, magari riguardati l’inizio del post e se non conosci qualche termine studialo!

Perché prima di vivere con gli altri bisogna imparare a comunicare, ma il linguaggio non è bianco o nero, ha migliaia di sfumature.

Ed ora con grazia e pace ti saluto e ti auguro ogni giorno di migliorare il tuo modo di comunicare.

Dusk 1