Ritrovarsi

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Mentre ritrovo quello che non sapevo di aver perduto,
penso a cosa io abbia perso, pur senza averlo mai avuto.

Ricordo, come sabbia nella clessidra, chi è scivolato via dalla mia vita.
Scoprendo poi chi ne fa parte ora, con grande sorpresa e gioia infinita.

Non piango per quello che non ho, che non so di aver mai desiderato,
tuttavia sorrido per ogni sogno, anche se non ancora realizzato.

Aspettando ciò che è trascorso e da molto tempo ormai passato,
mi accingo a ripercorrere un futuro, che ho già vissuto e dimenticato.

In un’altra vita, forse, c’è stato un tempo, in cui nulla d’importante si sia smarrito,
ma qui ed ora sono pronto a ritrovare anche quel qualcosa che non è mai esistito.

In un niente che era tutto, in un’assenza mai compresa,
guardo avanti ricordando, che non sono qui in attesa.

Nelle favole e nelle illusioni, non cerco più la verità,
paziente avanzo con fiducia, sicuro oltre ogni asperità.

Ti ritrovo nei miei pensieri, presente, splendida, come sei sempre stata.
Anche un‘ora con te è importante e non potrà mai essere dimenticata.

Scusami per qualsiasi dolore io possa averti mai procurato,
non aspetterei mai un domani per porgerti la pace nella mano.
Adoro della tua anima anche il colore, che nel tempo si è sempre preservato.
Sorridimi, perdonami e abbracciami; ti voglio bene, ti ringrazio e ti amo.

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Per chi c’è.

Per chi è lì al tuo fianco senza che tu te ne accorga, per chi dai per scontato, per quelle persone che ti mancheranno solo quando non saranno più con te.

Per chi incontri ogni giorno senza che ti noti, per chi viene frainteso e ferito dal silenzio, per chi saluta sapendo che non avrà risposta.

Per chi non sa più chi sia, per chi si tormenta per nulla e per chi tira avanti sommerso dal tutto, per chi cerca la propria identità negli altri senza capire che siamo tutti diversi.

Per chi si odia senza motivo e per chi si ama alla follia, per chi non cerca eppure trova e per chi desidera ma non è mai esaudito, per chi non si ferma mai e per chi si riposa troppo.

Non importa quale sia la tua religione o la tua fede politica, quale sia il tuo sesso o il tuo colore, chiunque tu sia, per te auguro tra ogni cosa la più semplice e la più importante, che tu sia felice, semplicemente.

Forse sei proprio qui accanto a me ma non te l’ho mai detto: ti voglio bene, sii felice!

In qualche angolo del mondo…

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Una donna che sia come il cubo di Rubik, sofisticata e complessa, eppur semplice se compresa; spesso diversa all’apparenza ma mai incoerente nei sentimenti.

Una donna forse strana per molti ma semplicemente splendida per chi potrà conoscerla realmente. Un po’ zen ed un po’ alla moda. Con la voglia di parlare, apprezzando il silenzio.

Che sappia offrire aiuto senza dimenticare di accettarlo. Che sia bella oltre ogni limite, ma non della scontata bellezza oggettiva, che sia bella anche solo agli occhi di chi non vede che lei.

Che abbia uno sguardo che possa illuminare la giornata ed un sorriso che sappia guarire i cuori. Una donna che non sarà mai perfetta ma mi permetterà di considerarla tale.

Che sappia farsi rispettare e che non abbia timore nel proporre le proprie alternative. Che sia contenta di essere moglie e fidanzata, donna e ragazza anche allo stesso tempo.

Che non cerchi litigi per far pace, ma cerchi la pace per essere felice. Che sappia cosa siano la compassione, la virtù e la saggezza. Che non abbia paura di essere amata.

Una donna che non credo di aver ancora trovato, ma non smetterò di cercarla, perché magari un giorno, all’improvviso, potrò incontrarla.

La Vita, le Stagioni e la Morte.

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Ciò che inizia finisce…
E può iniziare qualcosa solo se esistono le condizioni per farlo.

La Fine arriva comunque, fa parte del percorso e se lascerà le basi per un nuovo Inizio allora questo non tarderà ad arrivare.

Ed io credo che questa sia una verità universale, applicabile alle giornate, alle attività, al lavoro, alle relazioni, alla vita e all’universo.

A volte le condizioni per un nuovo inizio sono parte della fine stessa: al termine di una giornata, quando il sole tramonta, inizia la notte, al termine della notte sorge di nuovo. Fine ed inizio creano una continuità persistente.

Ogni anno la vita in natura sboccia con la primavera, scoppia di energia in estate, raccoglie i frutti in autunno, si riposa e termina in inverno. E solo se le Stagioni, seppur variabili per tempo e temperatura, seguiranno il loro corso allora la natura tornerà in vita.

E questo vale tanto per le piante che per le relazioni e le attività. Se non si affrontano le varie fasi e si forza la realtà non si creeranno le basi per un nuovo inizio all’interno della stessa relazione o attività. E la fine sarà sì un passaggio ma a qualcosa di diverso. Qualcosa che dovrà iniziare con persone e idee differenti, perché le vecchie non hanno lasciato il terreno per sbocciare a nuova vita e crescere ancora. E qualcosa di nuovo in un modo o nell’altro nasce sempre.

Quando crediamo di sapere cosa stiano pensando le persone intorno a noi, e quando ci illudiamo di non sapere ciò che proviamo dentro di noi, perdiamo il controllo della vita e del tempo.

Perché l’illusione di comprendere i comportamenti degli altri, che siano clienti, fornitori, amanti, parenti o amici, credendo che pensino come noi, crea un distacco e offusca ciò che percepiamo. Vedremo solo ciò che ci appartiene e solamente ciò che vorremmo vedere. Se non chiediamo gentilmente e non ascoltiamo con attenzione, difficilmente avremo le basi per migliorare la comprensione che abbiamo del mondo esterno.

Quando poi lasciamo che la mente filtri le informazioni, nascondendole sotto montagne di obiezioni, scuse, “non so” e “non voglio sapere”… Ciò che otteniamo è di procrastinare e rinviare la realtà delle nostre emozioni.

E se non sappiamo cosa proviamo, se non sappiamo cosa vogliamo e crediamo erroneamente di sapere con esattezza cosa stiano pensando le persone con cui abbiamo una relazione, che sia affettiva o emozionale, allora non saremo mai in grado di avvertire la variazione, l’onda, lo scorrere delle stagioni, degli alti e bassi, dei momenti in cui è necessario fermarsi e riposare, e dei momenti in cui è fondamentale decidere di fare un passo avanti.

Che tu ne sia consapevole o meno, il mondo continua a girare, le cose cambiano, e tu volente o nolente devi seguirne il ritmo. Lo puoi fare faticando, arrancando e sbandando… Oppure puoi aprire gli occhi, guardare dentro e fuori di te, avanzare nei vari periodi della vita con leggerezza e fiducia, sintonizzando il tuo ritmo con quello del mondo che ti circonda.

Così da apprezzare le novità, le attività, i frutti del lavoro ed il meritato riposo.

Ascoltarsi senza ingannarsi…
Chiedere senza illudersi…
Lasciandosi andare al mutare tempo, senza contrasti ma con consapevolezza.
Solo così dalla morte apparente può rinascere la nuova vita.