Percorsi

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Ho sempre creduto che lo scopo ultimo della vita fosse la felicità, la voglia di esser felici in un modo non egoistico ma in perfetta sintonia con il prossimo, quella felicità capace di rendere il mondo migliore.

Le vie per raggiungerla possono essere tante, varie per lunghezza e percorso, ma ciò che conta nel cammino è il paesaggio da ammirare ed il supporto reciproco di chi ci affianca.

Vi è la possibilità che di punto in bianco si decida di cambiare strada, la meta resterà la stessa, ma forse cambieranno i compagni di viaggio o il panorama.

Magari alcuni riusciranno a proseguire grazie ad una musa ispiratrice, e nel loro gioire creeranno un sentiero per altri a seguire, altri invece andranno dritti a testa bassa, forse con un sorriso forzato e senza una direzione precisa.

La verità è che se anche ognuno credesse di avere una strada diversa, in realtà siamo tutti rivolti nella stessa direzione; anche noi due.

Basterebbe, solo per un attimo, voltare il capo per guardarti, fissarti negli occhi e proseguire mano nella mano, per sapere che non siamo e non saremo mai soli, fino a raggiungere, felicemente insieme, la meta.

4 pensieri riguardo “Percorsi

  1. “Che cos’è la felicità?” è la domanda che si sono fatti almeno una volta quasi tutti i filosofi fin dall’antichità… per sua stessa natura essa sembra una chimera, forse è più come l’arcobaleno: possiamo coglierla solo quando si creano determinate condizioni che però non durano a lungo (è kairos e non kronos direbbero gli antichi greci), ma l’impressione di bellezza e significato che ci lascia seppur non possiamo toccarla perdura attraverso lo spazio interiore che è ricordo e quindi infinito e alla fine tocca anche il tempo (koros in greco è lo spazio che si estende tra i corpi celesti…).
    Filosofeggiamenti a parte sono d’accordo con Rain che la felicità non possa essere uno scopo, per la sua natura effimera di cui sopra (per cui è più che giustificato il sospetto), tuttavia penso possa esistere come definizione, come condizione esistenziale che nelle sue indicazioni cambia da persona a persona, che ognuno ha il compito nel cammino della vita di ritagliarsi come un abito su misura… Anzi secondo me può esistere solo sotto forma di domanda aperta, difficilmente di risposta e mai in forma univoca…

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